Dal 24 giugno al 2 luglio, va in scena Il Cinema Ritrovato 2017. Tra attenzione filologica e spirito nazional-popolare la storia del cinema mondiale, da Mitchum a Genina, si dipana davanti ai nostri occhi per poco più di una settimana. Tra i titoli della 31esima edizione, Johnny Guitar, L’Atalante, Le catene della colpa, Lo squadrone bianco, La corazzata Potemkin, Becoming Cary Grant, Visages Villages…
Jean Vigo, Robert Mitchum, Buster Keaton, Marco Ferreri, l’Ejzenstejn de La corazzata Potemkin, e così via. Si riunisce al solito tutta la storia del cinema mondiale a Bologna per Il Cinema Ritrovato 2017, 31esima edizione, di scena dal 24 giugno al 2 luglio. Una storia che si ri-dipana attraverso frammenti e lacerti, fughe imprevedibili – come ad esempio nella Teheran di Samuel Khachikian, l’Hitchcock iraniano, di cui si vedranno quattro film – o prevedibili ritorni a casa – come l’opera completa di Jean Vigo recentemente restaurata. Assaggi di un altrove fantasmatico che ci è sempre presente – l’immagine meravigliosa di Robert Mitchum quale locandina del festival, che gli dedica un omaggio con una selezione di film in cui non potevano mancare super-classici come Le catene della colpa – ma anche assaggi di un altrove assoluto che continua sfuggirci, perché troppo lontano da noi e perché come occidentali siamo troppo poco interessati ad approfondirlo – ed è il caso della sezione dedicata al cinema messicano degli anni Trenta.
Il festival governato da Gian Luca Farinelli si muove come al solito in perfetto equilibrio tra la spasmodica attenzione filologica – aperta da tempo anche al versante feticistico, come ad esempio le proiezioni con proiettore a carbone – e l’afflato raffinatamente nazional-popolare – che è quello delle proiezioni in Piazza Maggiore, dove ovviamente vengono messi in programma i film di maggior attrazione come lo stesso Johnny Guitar o, anche di maggior ‘repulsione’, in ricordo e in affettuosa sfida alla provocazione fantozziana, come il già citato La corazzata Potemkin… [continua a leggere]