Dal 2 al 12 agosto, la 70esima edizione del Locarno Film Festival, per la quinta volta sotto la guida di Carlo Chatrian. Il concorso, la Piazza Grande, la retrospettiva dedicata a Jacques Tourneur: tutti i nostri articoli.
Dal 2 al 12 agosto si tiene la settantesima edizione del Locarno Film Festival, sempre diretto da Carlo Chatrian e con una serie di novità, a partire dal nome, semplificato rispetto al “Festival del Film Locarno”. Così anche la voce registrata che presenta le proiezioni in Piazza Grande sarà più veloce. La manifestazione ticinese accoglierà quest’anno gli spettatori con ben tre nuove sale, facenti parte del nuovo Palazzo del Cinema. Insomma qui non si scavano buche che rimangono vuote come è successo da altre parti. Anche lo storico tempio dei cinefili, del cinema ritrovato locarnese, il Rex dove sono passate tante retrospettive, è stato ristrutturato e rinnovato. Non si chiamerà più Ex Rex, come negli ultimi anni quando ormai non era più funzionante come sala e rimaneva deserto al di fuori del festival, bensì GranRex Auditorium Leopard Club. Si spera che la ristrutturazione non abbia intaccato quel gusto retrò, le comode poltrone bianche, il grande spazio tra la prima fila e lo schermo addobbato di piante.
Anche in questa sala ruggiranno i grandi felini, come quello della sigla che precede ogni film del festival, con Il bacio della pantera (di cui al festival si potrà vedere anche il remake di Paul Schrader per l’omaggio a Nastassja Kinski) e L’uomo leopardo, presentati nella retrospettiva di quest’anno, dedicata a Jacques Tourneur. Una grande personale, curata da Rinaldo Censi e Roberto Turigliatto, quasi completamente in pellicola, coerentemente con il rigore delle retrospettive locarnesi.
E Jacques Tourneur avrà anche una proiezione, di Ho camminato con uno zombi, nel grande schermo della Piazza Grande, che avrà una programmazione più coraggiosa e meno da blockbuster. L’altra grande scommessa, che un po’ ricorda le vecchie scorribande dell’era Müller, sarà anche la proiezione in piazza di Sicilia! in occasione del Pardo d’onore assegnato a Jean-Marie Straub. E ancora tra le opere ritrovate e restaurate, come fuori concorso Grandeur et décadence d’un petit commerce de cinéma, film del 1986 di Jean-Luc Godard, incentrato su un regista dal nome Gaspard Bazin.[continua a leggere]